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Volume 29 - Anno 2017 - Numero 5

The Museum of the Department of Public Health and Infectious Diseases, Sapienza University of Rome

OPEN ACCESS


doi:10.7416/ai.2017.2171

di G.M. Fara, R. Del Vecchio, R. Montacutelli

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Abstract 

This paper illustrates in detail the birth of the Museum of Public Health of the Sapienza University of Rome, which has been one of the most successful achievements of Prof Carmine Melino in the last few years of his academic career. Backed by a very thin group of enthousiastic coworkers and colleagues, he recuperated all the instruments which had been used by the research groups active since 1880 at the former Institute of Hygiene, to which he added samples of the different pieces of laboratory furniture, ancient reagents, etc. The goal was not to simply collect, restore and maintain the documents of the Institute’s past, but to rebuild a vintage laboratory, as it was inhabited by the hygienists of the past and to describe the kinds of research being performed during a period more than a century long. Beginning from the days when Hygiene became a scientific discipline, he tried to demonstrate that only the transformation of Hygiene into an experimental discipline made it possible the numberless achievements, including the improvements of the environmental conditions, the reduction of infectious diseases and the successful fight against the chronic, degenerative diseases of the present times
 
 
 
 
Riassunto

Il Museo del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive di Sapienza Università di Roma

Questa Nota illustra in dettaglio la nascita del Museo di Sanità Pubblica della Sapienza Università di Roma, così come l’ha realizzata il Prof Carmine Melino negli ultimi anni della sua carriera, con l’aiuto di pochi entusiasti colleghi e collaboratori. Egli ha potuto recuperare almeno una parte degli strumenti ormai obsoleti ma intensamente utilizzati nell’Istituto di Igiene di Roma nella sua vita ultracentenaria, cui ha unito esemplari degli arredi di laboratorio e campioni di vecchi reagenti chimici e microbiologici. Lo scopo non era solo quello di salvare e conservare oggetti come freddi documenti della vita dell’Istituto, bensì di ricostruire un museo-laboratorio d’epoca che documentasse le ricerche sperimentali che vi erano state effettuate. Iniziando dagli anni della fondazione nel 1880, quando l’Igiene si andò trasformando in una disciplina scientifica in quanto sperimentale, questo museo cerca di dimostrare che solo l’aderenza ai principi della sperimentazione scientifica ha permesso all’Igiene di raggiungere successi insperati nel miglioramento ambientale, nella riduzione del peso delle malattie infettive e nel controllo delle patologie cronico degenerative, così da rendere la vita delle comunità umane più lunga, più sana e più degna


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