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Volume 30 - Anno 2018 - Numero 4

The role and the interventions of the Hospital Social Service (HSS) for the integration of the health and social activities: a comparative survey between 2008 and 2014 in the Social Service of the “Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I”

doi:10.7416/ai.2018.2220

di C. Trezza, M. Mazzotta, D. Lorenzetti, L. De Vito, V. Renzini

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Abstract

Introduction
In the Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I in Rome, the Hospital Social Services (HSS) is located within the Directorate of Health, reporting directly to the Chief Medical Officer, providing counselling and supporting clinical services. The HSS is part of a network with its own technical, professional and assessment independence. It often serves as liaison between the hospital and the territory, facilitating the development of services and contributing to public health recovery and maintenance, therefore improving the citizens’ standard of living thanks to aid projects and specific interventions

Methods
The present Report is based on two different studies carried out in 2008 and 2014, both examining the work of the Hospital Social Service in the “Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I” in Rome. The purpose is to compare these surveys and work out the results. The data collection is based on a number of social records from the HSS archives (814 records in 2008 and 790 in 2014). The research project followed subsequent stages: planning a draft of the research, where ethnomethodology was used as empirical evaluation technique; collecting data from the HSS’s paper and file archives (biographical, clinical and social data); revising, analysing and elaborating the data which showed relevant changes leading to interesting conclusions

Results and conclusions
The comparative analysis of data showed a higher demand of HSS healthcare services, despite a smaller number of beds and hospitalisations available in standard regime. Also, it indicated an increase of patients below 18 years and a decrease of the over-65s age group. As for the geographical origin of patients reported to the HSS, there was a decrease in the percentage of Italian citizens, while the percentage of irregular non-EU and EU patients increased by over 5%. Significant results were found comparing the days between the report to the HSS and patient discharge. Data concerning the ‘more than 7 days’ group was steady over the years, being more consistent for both the variables considered and increasing in 2014. In the comparative analysis, the interventions with more significant differences were those aimed at promoting homecare and entering sheltered housing. In the former cases, a considerable decrease was observed, if compared to the activation of the integrated health and social homecare services, while there were more requests for homecare assistance; in the latter ones the analysis highlighted a sharp decrease in the percentage of the variable called “assessment to enter Extended Care Units”. The causes of these changes are remarkable and have to be found in the political, historical and cultural scenario: - a first factor is the increase in the more recent migratory flow from non-EU countries to Italy, which could explain the rising percentage of foreigners taken over by the HSS; - regional policies, economic cuts imposed on healthcare and higher income limits in order to calculate the patient’s economic participation in the costs of institutionalisation have affected the above-mentioned changes; - the innovations in the regulatory field of Latium Region have brought structural changes in long-term care facilities and in the level of care in Extended Care Units (ECU)



Il ruolo e gli interventi del Servizio Sociale Ospedaliero (SSO) nell’integrazione dei servizi socio-sanitari; indagine comparativa tra gli anni 2008 e 2014 presso il Servizio Sociale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I di Roma


Introduzione
All’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I di Roma, il Servizio Sociale Ospedaliero (SSO) è collocato in staff alla direzione Sanitaria Aziendale, alle dirette dipendenze del Direttore Sanitario. È un servizio di consulenza e di supporto al servizio prettamente clinico. Opera in un’ottica di rete e si caratterizza per la propria autonomia tecnico-professionale e l’indipendenza di giudizio. Svolge inoltre una funzione da ponte tra l’ospedale e il territorio: agisce come catalizzatore dei servizi, concorre al recupero e al mantenimento della salute dei cittadini e al conseguente miglioramento della loro qualità di vita mediante progetti di aiuto e interventi mirati

Metodi
Il presente lavoro si basa su due diverse ricerche condotte, una nell’anno 2008 e 2014; entrambi indagano sulla realtà professionale del Servizio Sociale Ospedaliero, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I di Roma. La finalità è comparare tali ricerche e interpretare i risultati prodotti. La raccolta dati è avvenuta sulle schede sociali presenti negli archivi del SSO (814 nel 2008 e 790 nel 2014). Il progetto di ricerca è stato scandito da diverse fasi: la formulazione del disegno di ricerca, in cui si è scelta come tecnica di valutazione empirica l’etnometodologia; la raccolta dati, attraverso la consultazione degli archivi cartacei ed elettronici del SSO (dati anagrafici, dati clinici e dati sociali); la rielaborazione l’interpretazione dei dati, in cui si sono evidenziati i cambiamenti significativi che hanno dato spunto ad interessanti riflessioni

Risultati e conclusioni
Dall’analisi comparativa dei dati, è emerso un incremento della domanda assistenziale al SSO, nonostante il diminuito numero di posti letto e di relativi ricoveri ordinari. Si è osservato inoltre un aumento della casistica riguardante i minori di 18 anni ed un decremento della casistica relativa alla fascia di età over 65 anni. Riguardo la provenienza geografica dei pazienti segnalati al SSO, si è registrato un decremento della percentuale di cittadini italiani, a fronte dell’aumento di oltre il 5% di cittadini stranieri irregolari, sia comunitari che extracomunitari. Dalla comparazione, risulta significativo quanto emerso relativamente ai giorni intercorsi dalla segnalazione al SSO, alla dimissione; il dato costante negli anni ha riguardato la fascia “oltre 7 giorni” di maggior consistenza per entrambe le variabili considerate e incrementato nel 2014. Gli interventi in cui si sono registrate differenze significative nell’analisi comparativa, sono stati quelli mirati alla promozione dell’assistenza domiciliare e quelli finalizzati all’inserimento in strutture protette; per i primi si è osservato un considerevole calo rispetto all’attivazione del servizio integrato sociosanitario di assistenza domiciliare, a fronte di un incremento della sola richiesta di assistenza sanitaria domiciliare; per i secondi invece, si è evidenziata un netto calo della percentuale della variabile “valutazione inserimento in residenza sanitaria assistenziale”. I cambiamenti significativi osservati hanno dato luogo a spunti di riflessione circa le cause, da ricercare nel panorama politico, storico e culturale: • un primo fattore da menzionare è l’aumento del fenomeno migratorio verso l’Italia da Paesi extracomunitari, al quale si è assistito negli ultimi anni; ciò spiegherebbe l’innalzamento percentuale di stranieri presi in carico dal SSO; • le politiche regionali e i tagli economici imposti alla Sanità Pubblica e l’innalzamento delle soglie reddituali per il calcolo della partecipazione economica del paziente alle spese per l’istituzionalizzazione, hanno inciso sulle variazioni sopra menzionate. Le innovazioni in campo normativo per quanto concerne la Regione Lazio hanno apportato un cambiamento strutturale, riguardo le strutture di lungodegenze e i livelli assistenziali delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).


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