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Volume 31 - Anno 2019 - Numero 2

Nine years of microbiological air monitoring in the operating theatres of a university hospital in Southern Italy

OPEN ACCESS


doi:10.7416/ai.2019.2272

di R. Squeri, C. Genovese, G. Trimarchi, G.M. Antonuccio, V. Alessi, A. Squeri, V. La Fauci

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Introduction
Surgical site infections are among the most frequent Health Care Associated Infections with severe impact on mortality and high economic costs; the role of air microbiological contamination in surgical site infections was amply discussed in the scientific literature, highlighting differences in air contamination rates between different ventilation systems, number of people present and door opening rates

Material and methods
The aim of our study was to monitor the presence of bacterial air contamination in operating theaters and its relationship with number of people and type of airflow over a period of nine years (January 2010-November 2018) at Messina’s University Hospital. The Rho of Spearman test was used to evaluate differences in microbial contamination between empty and working theaters. The impact of the number of people on colony-forming unit values was assessed by performing a stepwise multiple regression analysis. The differences between the results recorded over the nine-year study period were evaluated using the variance analysis. Software R was used for the statistical assessment

Result
Air samples were taken in each operating theater over nine years. A total of 1,425 samples were collected with a positivity rate of 37.3%. The median bacterial contamination rate was 30 cfu/m3 in empty theaters, while this rate was significantly higher (P < 0.001) in working theaters, where it reached 85 cfu/m3. A statistically significant difference was identified between laminar and turbulent airflow systems, with higher bacterial contamination rates with the latter (p<0.001); in these cases, the value of bacterial contamination (microbial count) was higher in the presence of a higher number of individuals in the operating theater (p<0.001)

Discussion and Conclusion
Our study demonstrates the complexity of the Operating Theatres environment, in which a good ventilation system is, indeed, only one prerequisite for clean air, but other factors, such as the behavior of healthcare professionals and environmental conditions, can influenced the bacterial count



Riassunto

Nove anni di sorveglianza microbiologica dell’aria nelle sale operatorie di un ospedale universitario nell’Italia Meridionale

Introduzione
L’infezione del sito chirurgico è una delle infezioni associate all’assistenza sanitaria più frequenti, con un alto impatto sulla mortalità ed elevati costi economici; il ruolo della contaminazione microbica dell’aria nella possibile insorgenza delle infezioni del sito chirurgico è stato ampiamente discusso in letteratura, documentando differenze nei tassi di contaminazione dell’aria in base ai diversi sistemi di ventilazione, al numero di persone presenti e ai tassi di apertura delle porte nelle sale operatorie

Materiali e metodi
L’obiettivo del nostro studio è stato quello di monitorare presso l’Ospedale Universitario di Messina la contaminazione microbiologica dell’aria nelle sale operatorie e valutarne la correlazione con il numero di persone presenti e la tipologia del flusso d’aria nell’arco di nove anni (gennaio 2010-novembre 2018). La correlazione non parametrica (Rho di Spermann) è stata utilizzata per valutare le differenze di contaminazione microbica tra sala operatorie a vuoto ed in attività. L’impatto del numero di persone sulla conta microbica è stato valutato eseguendo un’analisi di regressione multipla. Le differenze tra i risultati registrati nel periodo di studio di nove anni sono state valutate utilizzando l’analisi della varianza. Il software R è stato utilizzato per la valutazione statistica

Risultati
Nei nove anni sono stati prelevati campioni di aria in ogni sala operatoria, per un totale di 1,425 campioni, con un tasso di positività del 37,3%. Nelle sale operatorie a vuoto il tasso medio di contaminazione batterica dell’aria era di 30 cfu/m3, mentre era significativamente (P <0,001) più elevato nelle sale in attività, dove raggiungeva 85 cfu/m3. È stata identificata una differenza statisticamente significativa tra i tipi di ventilazione presenti (flusso d’aria laminare e turbolento), con tassi di contaminazione batterica più elevati (p <0,001) con quest’ultimo; infine, il valore della contaminazione batterica aumentava in presenza di un numero maggiore di individui in sala operatoria (p <0,001)

Discussione e Conclusioni
Il nostro studio conferma la complessità dell’ambiente della sala operatoria, in cui il sistema di ventilazione è, infatti, solo uno dei prerequisiti per una corretta gestione del rischio clinico in sala operatoria ed altri fattori, come il comportamento degli operatori sanitari e le condizioni ambientali presenti, possono influenzare la conta microbica


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