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Volume 31 - Anno 2019 - Numero 2

Today’s vaccination policies in Italy: The National Plan for Vaccine Prevention 2017-2019 and the Law 119/2017 on the mandatory vaccinations

OPEN ACCESS


doi:10.7416/ai.2019.2277

di A. Di Pietro, G. Visalli, G.M. Antonuccio, A. Facciolà

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Abstract
The National Plan for Vaccine Prevention 2017-2019 has expanded the vaccination offer including new vaccines, enlarging the target population and introducing for the first time in Italy a life-course approach to vaccination. A “lifetime immunization schedule” is aimed to reduce the burden and the related costs of vaccine-preventable diseases through effective vaccination programs. However, to counteract the national steady downward trend in the uptake of vaccinations that caused a drop of the vaccination coverage below the 95% threshold to allow herd immunity, it was decided to make 10 vaccinations mandatory by the law 119/2017. In particular, in addition to already mandatory vaccinations against diphtheria, tetanus, hepatitis B and poliomyelitis, those against measles, mumps, rubella (MMR), varicella, pertussis and Haemophilus influenzae type b (Hib) were added to the list. According to the law, all unvaccinated children cannot attend preschool services until the age of 6 years and fines (from 100 to 500 Euros) are provided for parents. Moreover, this law provided, in its first application, a catch-up campaign for children up to the age of 16 years and the free-of-charge offer of all mandatory and recommended vaccines to each child not yet vaccinated according to the previous NPVP. The NPVP includes also several at risk categories, such as pregnant women, healthcare workers and subjects suffering from chronic diseases, to whom specific vaccinations, free of charge, are offered. The vaccinations of pregnant women have different purposes. In order to decrease the pertussis risk in newborns in the first months of life, a booster immunization of DTPa is recommended, at every pregnancy, between week 27th and 36th. Instead, the influenza vaccine administration to pregnant women during the second or third quarter is mainly aimed to avoid the risk of serious disease complications for both the mother and the fetus. Another group of at risk subjects included in the NPVP is that made up by healthcare workers. According to the plan, “an adequate immunization of the healthcare workers is essential for the prevention and control of infections (anti-hepatitis B, anti-influenza, anti-measles-mumps-rubella, anti-varicella, anti-pertussis)”. Finally, almost all the vaccinations foreseen by the NPVP are offered free of charge to subjects suffering from specific diseases. These include cardiovascular, respiratory, hepatic, neoplastic, renal and metabolic disorders, in addition to immunosuppression that exposes them to an increased risk of contracting invasive infectious diseases.



Riassunto

Attuali politiche vaccinali in Italia: Il Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2017-2019 e la Legge 119/2017 sull’obbligatorietà dei vaccini

Abstract
Il Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha esteso l’offerta di vaccini sia ammettendone nuovi che allargando la popolazione target. Detto Piano ha introdotto per la prima volta in Italia un “calendario vaccinale per la vita”. Questo mira a ridurre l’impatto e i costi delle malattie prevenibili da vaccino attraverso efficaci programmi di vaccinazione. Tuttavia, al fine di contrastare il trend nazionale, registratosi negli ultimi anni, che ha causato una riduzione della copertura vaccinale al di sotto della soglia del 95% tale da non consentire il raggiungimento della “herd immunity”, è stato necessario con la legge 119/2017 rendere obbligatorie 10 vaccinazioni. In particolare, oltre alle vaccinazioni già obbligatorie contro difterite, tetano, epatite B e poliomielite, sono state aggiunte alla lista quelle contro il morbillo, la parotite, la rosolia, la varicella, la pertosse e l’Haemophilus influenzae di tipo b. Secondo la suddetta legge, i bambini non vaccinati non possono frequentare i servizi prescolari fino all’età di 6 anni e prevede multe (da 100 a 500 euro) per i genitori. Inoltre, questa legge ha previsto, nella sua prima applicazione, una campagna di recupero per i soggetti fino a 16 anni e tutti i vaccini obbligatori e raccomandati sono stati offerti attivamente e gratuitamente a ciascuna coorte di questi bambini e adolescenti non vaccinati. Nel Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2017-2019 sono incluse anche le categorie a rischio, quali le donne in gravidanza, a cui vengono gratuitamente offerte specifiche vaccinazioni. Queste hanno finalità diverse, quale ridurre il rischio di pertosse nei neonati nei primi mesi di vita, con una dose di richiamo di DTPa, ad ogni gravidanza, tra la 27a e la 36a settimana. Invece, la somministrazione del vaccino anti-influenzale durante il secondo o terzo trimestre è principalmente mirata ad evitare il rischio di gravi complicazioni della malattia sia per la madre che per il feto. Un altro gruppo di soggetti a rischio incluso nel Piano è costituito dagli operatori sanitari. Secondo il piano, “un’adeguata immunizzazione del personale sanitario è essenziale per la prevenzione e il controllo delle infezioni (antiepatite B, anti-influenza, anti-morbillo-parotite-rosolia, anti-varicella, antipertosse)”. Infine, quasi tutte le vaccinazioni previste dal Piano sono offerte gratuitamente ai soggetti affetti da malattie specifiche tra cui malattie cardiovascolari, respiratorie, epatiche, neoplastiche, renali e metaboliche, oltre a condizioni di immunosoppressione che li espone ad un aumentato rischio di contrarre malattie infettive


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