Home page

ARCHIVIO
Anno
Volume
Fascicolo

Volume 163 - Anno 2012 - Numero 4

La malattia renale ateroembolica: diagnosi ed eziologia


di A. Granata, M. Insalaco, F. Di Pietro, S. Di Rosa, G. Romano, R. Scuderi3

La malattia renale aterosclerotica è la maggior causa di insufficienza renale nell’anziano e l’embolia da colesterolo è una manifestazione di questa malattia. L’embolia da colesterolo si osserva nei pazienti affetti da aterosclerosi diffusa generalmente dopo cause scatenanti, come la chirurgia sull’aorta, le procedure invasive (angiografia, cateterizzazione del ventricolo sinistro, angioplastica coronarica) e la terapia anticoagulante o fibrinolitica. La malattia ateroembolica è caratterizzata dall’occlusione di piccoli vasi arteriosi da parte di emboli di colesterolo provenienti da placche ateromasiche dell’aorta o di una delle sue diramazioni principali. La prossimità dei reni all’aorta addominale e l’elevata quantità di sangue che vi giunge fanno di essi i principali organi bersaglio. L’esatta incidenza della malattia ateroembolica renale (AERD) è sconosciuta. Quella riportata in letteratura varia ampiamente per i differenti “study design” ed i differenti criteri usati per la diagnosi. I risultati retrospettivi derivano infatti da studi autoptici e bioptici che possono sovrastimare l’incidenza della AERD in quanto includono casi subclinici. Dall’altro canto, le osservazioni cliniche basate su follow-up di breve durata, dopo la procedura vascolare invasiva e la poco frequente conferma bioptica possono sottostimare l’esatta incidenza della AERD. Gli iniziali sintomi e segni clinici nei pazienti affetti da embolia da cristalli di colesterolo sono la blue toes syndrome, la livedo reticularis, l’ipertensione maligna e l’insufficienza renale. Possono, inoltre, associarsi a febbre, aumentata velocità di eritrosedimentazione ed eosinofilia. Per cui, nelle forme spontanee la diagnosi differenziale include la poliarterite nodosa, le vasculiti allergiche e l’endocardite batterica subacuta. La biopsia cutanea o renale costituisce il migliore campione per la diagnosi istologica. A tutt’oggi, non esiste alcun approccio farmacologico in grado di modificare la storia naturale della malattia. Il trattamento si limita ad una appropriata terapia di supporto ed alla sospensione di anticoagulanti; eventuali procedure di manipolazione aortica vanno posticipate. Clin Ter 2012; 163(4):313-322

Visualizza il file PDF

ATTENZIONE: per accedere al servizio di consultazione online dei file pdf occorre essere abbonati alla rivista ed aver abilitato il proprio pin.
Se non siete ancora abbonati potete abbonarvi e ricevere il pin attraverso il nostro online store.
Per l'attivazione del pin ricevuto, contattare ordini@seu-roma.it
.

18

H Index

SCImago Journal & Country Rank


Società Editrice Universo s.r.l.
Via G.B.Morgagni, 1 - 00161 Roma - tel (06) 4402054 / (06) 44231171, (06) 64503500 fax (06) 4402033