Fatal falls from heights. Retrospective study over a 5-year period
di
Ferronato C., Barbieri S., Avato F.M, Gaudio R.M.
Summary
From January 2009 to December 2014, we retrospectively analysed 30 cases of fatal falls from heights who underwent a medical-legal autopsy in the Institute of Forensic Medicine of Ferrara. Particular attention was paid to the death scene evidences, the results of the postmortem examination, the psychiatric history and the toxicological findings. Among the examined cases, 26 were suicides and 4 were accidents, with a prevalence of male gender and a mean age of 54 years. The patterns of injury due to precipitation are the classic example of vertical deceleration impacts. Almost all subjects had some manner of thoracic injury, while 80% had head and/or abdominal injuries. Extremities, pelvic girdle and vertebral injuries were reported in almost 30%; while 56% showed a combination of head, thoracic and abdominal injuries, with severe or disruptive head injuries (fractures of vault and base) being found in approximately 70% and lacerations of the aorta in 30% of cases. No significant differences in injury patterns between deliberate and accidental falls were found. We strongly believe in the primary role of the forensic pathologist on the death scene in fatal falls cases. As a matter of fact this professional, unlike others, can provide a specialized and unitary assessment, avoiding fragmentary evaluations.
Riassunto
Lo studio analizza retrospettivamente 30 casi di soggetti deceduti a seguito di precipitazione sottoposti ad autopsia presso l’Istituto di Medicina Legale di Ferrara, dal gennaio 2009 al dicembre 2014. Particolare attenzione è stata posta ai rilievi effettuati sul luogo del decesso, alla presenza di comorbidità psichiatrica, alle risultanze dell’accertamento necrosettorio ed ai dati chimico-tossicologici. La casistica riguarda 26 casi di suicidio e 4 cadute accidentali, con evidente maggior prevalenza della precipitazione nel genere maschile ed età media di 54 anni. I quadri lesivi riscontrati rappresentano il classico esempio di trauma verticale decelerante con lesioni toraciche presenti in quasi tutti i soggetti e segni di trauma cranico e/o addominale del nell’80% dei soggetti. Il coinvolgimento degli arti, del bacino e della colonna vertebrale è stato osservato in quasi il 30% dei casi, una combinazione di lesioni craniche, toraciche ed addominali è stata apprezzata nel 56% dei casi, con gravi lesioni craniche (fratture della volta e della base) nel 70% dei casi e lacerazioni aortiche nel 30%. Non si sono apprezzate sostanziali differenze tra i quadri lesivi nei casi di suicidio rispetto a quelli di caduta accidentale. Lo studio sottolinea l’importanza del medico-legale sul luogo del decesso nei casi di precipitazione. Tale professionista può fornire, infatti, una visione unitaria dell’evento “precipitazione”, evitando valutazioni frammentarie.
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